Perchè imparare a disegnare

Quando ero ragazzo viaggiavo per l’Europa in tenda e incontravo molti ragazzi di nazionalità diverse, il mio inglese più che scolastico era proprio nullo. Quindi per comunicare con questi nuovi amici occasionali pensai di avvalermi della mia capacità di disegnare. Così, sempre con la matita in mano, facevo disegni su tovaglioli e fazzoletti di carta per farmi capire e intavolare un qualsiasi discorso. Con stupore mi accorsi che anche gli altri, pur non avendo come me la passione per il disegno, si cimentavano disegnando il significato delle parole. Disegni, che per quanto brutti, comunque rendevano l’idea raggiungendo lo scopo. A questo punto fu facile rendermi conto dell’universalità del linguaggio disegnato e la mia mente si collegò velocemente ai recenti studi di storia dell’arte. Dai graffiti delle caverne fino all’invenzione della fotografia, senza il disegno avremmo capito molto meno delle nostre origini. Eppure questa capacità “innata” dell’uomo viene dimenticata dalla maggior parte delle persone, che non solo non la usano ma col passare del tempo perdono la capacità di interpretare i disegni, guardandoli distrattamente, senza cercare il valore comunicativo che ogni disegno contiene. Guardando come unico valore l’aspetto tecnico-realistico, il confronto con la realtà, l’esattezza delle proporzioni. Giochetto, tra l’altro, molto facile da fare con i disegni degli altri. Questa “bizzarra” premessa vuole porre l’attenzione sul fatto che secondo me nessuno dovrebbe smettere di disegnare, ma bisognerebbe continuare a farlo per tutta la vita con naturalezza approfittando delle tante pause in cui ci troviamo a volte noiosamente coinvolti. Così facendo potremmo comunicare meglio, giocando, con i nostri figli, ma anche con i nostri parenti e amici, non dovremmo comprare costosi bigliettini d’auguri, ma sapremmo farli noi con maggiore corrispondenza al carattere del festeggiato. Sapremmo spiegare meglio tutte quelle idee, che a tutti vengono in mente, ma che molti non sanno spiegare in maniera adeguata. Potremmo fare molte cose divertenti e con soddisfazione, ma disegnare è soprattutto una realtà lavorativa e imprenditoriale perché molte professioni sono collegate all’abilità di disegnare. Acquisire delle competenze, prima generali e poi specifiche, ci porta direttamente nel mondo del Design, dell’Illustrazione, del Fumetto, della Moda, dell’Animazione, dell’Architettura, della Pittura e molto altro se consideriamo che quasi tutto quello che ci circonda e usiamo quotidianamente è disegnato da qualcuno. Questo mio articolo vuole essere un piccolo contributo alle moltissime riflessioni che si possono fare sull’argomento, nella speranza che giovani (ma anche meno giovani) ritrovino quella passione creativa e comunicativa che avevano gli uomini preistorici che disegnavano sulle pareti delle caverne, gli Egiziani che attraverso i loro “geroglifici” ci hanno raccontato un mondo fantastico, continuando con i mosaici romani, i grandi classici del Rinascimento, Van Gogh, Picasso, Andy Warhol, Walt Disney, Rockwell, fino agli artisti “fantasy” che ci visualizzano mondi inimmaginabili.

WgP